RESTARE IN...LINEA - Michelina Petrazzuoli Biologa Nutrizionista
martedì 21 marzo 2017
mercoledì 21 dicembre 2016
BUONE FESTE...RESTANDO IN LINEA!
BUON NATALE!... Restare in linea durante le feste si può, basta mangiare con gusto e moderazione, prediligendo la qualità alla quantità degli alimenti che scegliamo di consumare. Restando fedeli alle tradizioni del proprio luogo di origine, si può godere della buona tavola senza troppi rimpianti e senza sentirsi appesantiti. Come? basta non esagerare con i condimenti, con i brindisi e con i bis e poi...usare il tempo libero per trascorrerlo giocando con i bambini della propria famiglia (la migliore palestra per il corpo e per l'anima ed il cuore!) e concedendoci lunghe e distensive passeggiate conviviali, in cui divertirsi smaltendo qualche eccesso culinario. Meglio evitare digiuni compensatorio diete drastiche per rimediare agli sgarri fatti, si rischia solo di bloccare il proprio metabolismo e fare peggio!...e poi meglio non saltare l'appuntamento di gennaio dal nostro Biologo Nutrizionista di fiducia, ci servirà per comprendere l'entità di eventuali "danni" e rimetterci al più presto informa...intanto BUONE FESTE!!!
martedì 1 luglio 2014
VOGLIO LA PELLE NERA!...Come ottenere una bella, sana e duratura abbronzatura partendo dal piatto
“A-A- Abbronzatissima…” così cantava Edoardo Vianello in
quella torrida estate del 1963, e chissà quante di noi, delle nostre mamme, zie, nonne hanno
rimediato in quell'anno, e anche dopo, scottature ed eritemi nella speranza di
avere una bella pelle ambrata e, invece, il risultato è stato deludente, poco
duraturo e, soprattutto, doloroso!
Ormai è luglio, in molti stanno per chiudere le valige e
partire per le mete vacanziere e, che siano solo pochi giorni o settimane, che
sia la spiaggia a pochi chilometri da casa o una sperduta isoletta oceanica, poco importa, l’importante è che si stacchi la spina e ci si rilassi un po’ godendosi
famiglia, amici, mare (o anche montagna)
e…sole, tanto, e forse alcune volte, troppo benedettissimo sole! Già, il Sole,
che fa bene, ma può fare anche male se l’esposizione ai suoi raggi è troppo
lunga, avviene nelle ore sbagliate della giornata e il nostro fisico non è
stato predisposto ad accoglierne e sfruttarne tutti i benefici.
Da anni ormai
tutte le estati i Dermatologi lo ricordano a destra e a manca che si può essere
abbronzati e felici se si rispettano semplici norme come, ad esempio, evitare l’esposizione
al sole nelle ore più calde della giornata, dalle 12:00 alle 16:00; applicare creme
solari con il fattore di protezione più idoneo al proprio tipo di pelle; idratarsi
in modo corretto, bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno e… compiendo un’alimentazione
adeguata a fronteggiare la nostra “fame
di abbronzatura”. Ma cosa mettiamo nella nostra borsa termica sotto l’ombrellone?
Diciamolo pure, spesso, troppo spesso, sotto l’ombrellone il vettovagliamento è
composto da cibi e bevande che poco hanno a che fare con le sane e corrette
abitudini alimentari e così i frigo portatili vengono riempiti con bevande
analcoliche e non, iperzuccherate e gassate, e ogni tipo di leccornia, dalla
meridionalissima frittata di maccheroni, al settentrionale cassone, passando
per parmigiana, peperoni imbottiti, piadine di ogni tipo e dolciumi di vario
genere; cibi culinariamente soddisfacenti ma che sono pesanti da digerire e che
poco aiutano il nostro organismo a fronteggiare il caldo e l’afa e che di certo
non favoriscono la nostra abbronzatura; ma allora cosa sgranocchiare sul
bagnasciuga e sotto l’ombrellone?
Sarebbe il caso, a questo punto, di
approfittare della bella stagione per rivedere le nostre abitudini alimentari,
abbandonando le cattive e acquisendone di nuove, cominciando col riempire i
frigo portatili (e quindi poi, svuotarli mangiando!) di bottiglie d’acqua o,
al massimo, di tisane e thè verde preparate a casa e non dolcificate,
frutta e verdure (ovviamente di
stagione) e una buona e ricca insalata, alla quale al massimo aggiungere del
tonno, o del formaggio morbido e light, o del prosciutto crudo sgrassato. E se
poi vogliamo potenziare la nostra abbronzatura, se vogliamo farla risaltare e
se vogliamo mantenerla più a lungo, le nostre scorte alimentari devono comprendere
frutta e verdura dal colore arancione (carote, albicocche, melone, pesche ) e
rosse (pomodori, peperoni, ciliegie, fragole, prugne) perché ricche di
betacarotene, vitamine (in particolare la A e la E) ed antiossidanti così che
il nostro corpo sia maggiormente protetto dai raggi del sole e quindi produca
più melanina (il pigmento bruno-rossastro che colora la nostra pelle).
Se poi
questo nuovo stile nutrizionale, oltre che a farci tornare a casa con una pelle
color ebano , ci farà perdere anche quel chiletto che era difficile infilare negli
abiti, ancor meglio. Il nostro organismo
ci ringrazierà e funzionerà meglio.
BUONE VACANZE!
mercoledì 15 gennaio 2014
"Così vi accingete a dimagrire"
A volte ci si chiede perché, nonostante gli sforzi compiuti, nonostante le sessioni di palestra effettuate, l'ago della bilancia e la taglia dei pantaloni restino immutate, e ci si sente delusi da se stessi e dal proprio impegno. Si butta così all'aria l'idea di "mettersi a dieta" perché tanto le nostre aspettative sono state deluse e si comincia a credere che tutto è inutile, ma questo è il modo più sbagliato possibile di affrontare la situazione.
In realtà l'errore principale è un altro, quello di non aver preso sul serio l'idea della dieta, inteso come cambiamento del proprio stile di vita.
Riporto di seguito uno stralcio del testo di Ancel e Margaret Keys "Mangiare bene e stare bene (con la Dieta Mediterranea)", al fine di dare uno slancio motivazionale a quanti (miei clienti/pazienti e non) si accingono a compiere un percorso nutrizionale per ottenere un calo ponderale e mantenere il peso desiderato nel tempo.
"Il primo passo per riuscire a dimagrire è la chiara consapevolezza del perchè si vuole dimagrire, unita alla ferma decisione di superare quella che talvolta può essere una prova molto difficile. Ci si dovrebbe chiedere anzitutto perché e come si è ingrassati tanto. Se non siete stati sempre grassi ci deve essere stata una modificazione del vostro modo di vita, riguardante la dieta o l'attività fisica o entrambe, perchè si sia giunti alla condizione attuale. Avete cominciato a mangiare cibi differenti, a fare più spesso uno spuntino, a largheggiare nelle porzioni? Avete rallentato la vostra attività fisica, non fate più dello sport, avete preso l'abitudine di usare l'auto anche quando potreste farne a meno?
Il vostro problema è quello di rifare all'indietro il cammino attraverso il quale siete giunti ad ingrassare, e ciò comporterà un vero cambiamento nel vostro sistema di vita. Per riuscire a dimagrire non basta adottare una particolare dieta per poche settimane o mesi. Se volete perdere il vostro grasso eccessivo e non riacquistarlo, quando iniziate la cura dovete essere pronti ad abbandonare per sempre alcune abitudini. Dovete essere preparati psicologicamente ad una efficace riduzione di peso, quindi pensateci bene prima di imbarcarvi a malincuore in un tentativo da cui, se non riuscite, potrà restare seriamente sminuita la stima di voi stessi e della vostra forza di volontà. [...] Qui ci occupiamo del problema generale e di quello fondamentale della convinzione psicologica. Voi potete dimagrire e non ingrassare di nuovo, ma occorre aiutare la vostra di volontà.
[...] Consultare il medico (o il Biologo Nutrizionista) è utile, non solo per i buoni consigli che vi può dare, ma soprattutto perché dovrete rispondere alle sue domande. Abbiate per prima cosa con lui un colloquio a cuore aperto, oltre a farvi fare una buona visita, e quindi prendete una serie regolare di appuntamenti per il futuro."
A tutti i lettori, siate convinti, prima di cominciare e siate tenaci, perché, alla lunga, uno stile di vita sano, connubio perfetto tra alimentazione equilibrata e attività fisica, dà sempre buoni frutti!!!
AD MAJORA!!!
mercoledì 16 ottobre 2013
Restare in linea...con la GIORNATA MONDIALE DELL'ALIMENTAZIONE!
“Le diete sane sono equilibrate in termini di
qualità e quantità.
In tutto il mondo, la
prima raccomandazione dei nutrizionisti è “seguire una dieta variata”. Questo
semplice slogan rappresenta uno dei principi chiave per assicurare
un’alimentazione di qualità. Anche la quantità di cibo e il relativo valore
energetico sono importanti. L’apporto energetico della dieta deve essere sufficiente,
ma non eccessivo, ed equilibrato rispetto all’attività fisica svolta. Una dieta
variata, contenente quantità e combinazioni equilibrate di verdura e frutta
fresca, cereali, grassi e oli, legumi e alimenti di origine animale, è in grado
di fornire l’intera gamma di sostanze nutrienti necessarie alla maggior parte
delle persone per condurre una vita sana e attiva.”
(FAO
– Opuscolo “La salute dell’uomo dipende da sistemi alimentari sani - Sistemi
alimentari sostenibili per la sicurezza alimentare e la nutrizione - Giornata
mondiale dell’alimentazione 16 ottobre 2013)
Chi
lavora nel campo della nutrizione non sarà mai abbastanza “sazio” di ripetere
quanto sia importante una corretta alimentazione ed un buono stile di vita; non
sarà mai stanco di ricordare che l’atto di nutrirsi, in modo sano è un atto
d’amore che si decide di compiere verso se stessi. Il nostro corpo e le nostre facoltà mentali sono il risultato di ciò
che scegliamo di portare sulle nostre tavole, di quanto decidiamo di muoverci e
di quando ci concediamo il riposo.
La
malnutrizione non è solo un problema che riguarda il Terzo Mondo ed i Paesi in
via di sviluppo, ma anche i Paesi industrializzati, quelli in cui pullulano di
fast food e di cibi ipercalorici; non è fatta solo di “fame nel mondo”; la
malnutrizione è un problema che può essere dato dalla mancanza, ma anche
dall’abuso di cibo. Ed allora chi sceglie di fare della nutrizione il proprio
mestiere non può smettere un solo istante di ricordare le “regole del gioco”:
1)
Mangiare poco e spesso, il momento del pasto dovrebbe
essere diviso in 5 frazioni: colazione,
spuntino di metà mattina, pranzo, spuntino di metà pomeriggio, cena.
2)
Assicurare l’energia
ed i nutrienti necessari per una corretta crescita e sviluppo. Le calorie
apportate dalle proteine, dai carboidrati e dai grassi devono rappresentare
rispettivamente il 10-15%, il 50-55% ed il 30-35% del totale dell’energia
consumata quotidianamente.
3)
Fare in modo che la
dieta sia equilibrata e moderata e che siano presenti gli alimenti di tutti i gruppi, senza
eccedere con i condimenti (4 cucchiai di olio al giorno ed un pizzico di sale
possono bastare) e ricorrendo alle spezie per insaporire le pietanze.
4)
Non saltare i pasti. Rinforzare la
colazione per mantenere una attività fisica ed intellettuale ottimale durante
la mattinata.
5)
Rispettare degli
orari di massima prefissati per ogni pasto, è importante che il nostro organismo
si abitui a ricevere energia e nutrienti sempre, approssimativamente. negli
stessi orari.
6)
Dare la giusta
attenzione al pasto. E’ importante che ci si abitui a compiere l’atto del pasto in un
luogo confortevole, seduti, insieme agli altri e masticando lentamente
assaporando per bene il cibo.
7)
Evitare l’abuso di snack salati e dolci, cibi da “fast-food”, di caffè
e di alcolici.
8)
Mangiare tanta frutta, per lo più come spuntino,
lontano dai pasti principali (insieme ad alcuni biscotti, se proprio non la si
riesce a mangiare da sola) e tanta
verdura ed ortaggi.
9)
Bere almeno un litro e mezzo di
acqua al giorno.
Meglio evitare le bevande zuccherate, che spesso aumentano la sete ed
influiscono, a lungo andare, sul buon funzionamento del metabolismo.
10) Svolgere
regolare attività fisica.
Comprendere
che il “premio in palio” di questo gioco è la nostra vita è importantissimo. Per
ogni giorno della nostra vita, per ogni momento ed in ogni condizione esiste un
modo corretto di nutrirsi, che si sia bimbi o adolescenti, uomini o donne, in
gravidanza o allattamento, giovani o anziani, sani o con patologie; basta
ricordare che vivere in salute è il modo migliore per poter vivere la storia
d’amore più bella: quella con se stessi.
BUON
APPETITO E BUONA VITA!
lunedì 30 settembre 2013
GIORNATA MONDIALE DELL'ALIMENTAZIONE - 16 OTTOBRE 2013
“La salute dell’uomo dipende da sistemi alimentari sani”
Sistemi alimentari
sostenibili per la sicurezza alimentare e la nutrizione
Giornata mondiale
dell’alimentazione
16 ottobre 2013
Dall’01 al 14 ottobre 2013 sarà possibile prenotare una
consulenza nutrizionale
gratuita
della Dott.ssa Michelina Petrazzuoli (Biologa
Nutrizionista)
presso la Farmacia Andrisani – Alvignano
per il giorno
16 ottobre 2013
dalle ore 9:00 alle
ore 12:00
e
dalle ore 16:30 alle ore 19:00
sabato 24 agosto 2013
QUANDO FUNZIONA UNA DIETA
Spesso il termine "dieta" ci getta un po' nel panico, ci fa sentire reclusi in una "gabbia", in una vita priva di sapori, odori e piaceri; ci fa pensare a tavole scarnamente imbandite e, diciamolo pure, un po' tristi e deprimenti...nulla di più sbagliato!
Se provassimo a cercare la parola sul Vocabolario troveremmo qualcosa del genere:
"dièta1 s. f. [dal lat. diaeta, gr. δίαιτα «modo di vivere»]. – 1. Nell’antica medicina greca, il complesso delle norme di vita (alimentazione, attività fisica, riposo, ecc.) atte a mantenere lo stato di salute." (http://www.treccani.it/vocabolario/dieta1/) ed è prorio da questa spiegazione che dovremmo partire quando decidiamo di intraprendere un percorso che ci restituisca un organismo (corpo e mente) sano. Quando decidiamo di "metterci a dieta" la prima cosa che deve cambiare è il nostro modo di vivere, il ritmo della nostra esistenza, le nostre abitudini. Spesso non è la quantità di ciò che si mangia a provocarci disturbo (in eccesso o in difetto), ma il cosa, il come ed il quando.
Ma perchè falliscono le diete?
Molte volte il risultato dei nostri sacrifici si traduce in un fallimento a breve o a lunga distanza, ed allora, depressi, davanti ad uno specchio nel tentativo di allacciarci il bottone di un jeans che proprio non vuole chiudersi ci chiediamo "ma perchè? perchè non ha funzionato?" e la risposta, se ci fermassimo a riflettere per più di 10 secondi, probabilmente, non tarderebbe ad arrivare.
Le diete, intese nell'accezione moderna e troppo grossolana del termine, falliscono per vari motivi. Fallisce nel tentativo perchè squilibrata, troppo privativa, ripetitiva, monotona, insipida, noiosa e, soprattutto, perchè NON CI HA INSEGNATO NULLA!
Una dieta, infatti, funziona quando: è varia, equilibrata ed appagante; "non ci fa sentire a dieta"; non ci fa sentire fame; non ci predispone allo sgarro; quando si trova il giusto connubio tra gusto e salute. Insomma, una dieta funziona solo quando ci lascia della SANE ABITUDINI per un CORRETTO STILE DI VITA, e qui, manco a dirlo, si rimanda al significato antico del termine!
E' ora comprensibile perchè è bene stare alla larga da quei modelli dietetici "monoalimento" o a "scadenza" e tanto modaioli (che prevedono regimi, spesso assurdi, relativi a qualche giorno o settimana) che, anche se, apparentemente, forniscono qualche risultato, si rivelano poi dei veri e propri "boumerang" per il nostro organismo. Resta, perciò, saldo il consiglio per tutti quelli che decidono di cominciare a prendersi cura del proprio corpo, partendo dall'alimentazione, di affidarsi sempre alla guida di personale esperto, competente ed opportunamente qualificato e riconosciuto dagli enti istituzionali, perchè infondo, "l'atto d'amore più grande che si possa compiere nei confronti di se stessi è prendersi cura della propria persona".
Se provassimo a cercare la parola sul Vocabolario troveremmo qualcosa del genere:
"dièta1 s. f. [dal lat. diaeta, gr. δίαιτα «modo di vivere»]. – 1. Nell’antica medicina greca, il complesso delle norme di vita (alimentazione, attività fisica, riposo, ecc.) atte a mantenere lo stato di salute." (http://www.treccani.it/vocabolario/dieta1/) ed è prorio da questa spiegazione che dovremmo partire quando decidiamo di intraprendere un percorso che ci restituisca un organismo (corpo e mente) sano. Quando decidiamo di "metterci a dieta" la prima cosa che deve cambiare è il nostro modo di vivere, il ritmo della nostra esistenza, le nostre abitudini. Spesso non è la quantità di ciò che si mangia a provocarci disturbo (in eccesso o in difetto), ma il cosa, il come ed il quando.
Ma perchè falliscono le diete?
Molte volte il risultato dei nostri sacrifici si traduce in un fallimento a breve o a lunga distanza, ed allora, depressi, davanti ad uno specchio nel tentativo di allacciarci il bottone di un jeans che proprio non vuole chiudersi ci chiediamo "ma perchè? perchè non ha funzionato?" e la risposta, se ci fermassimo a riflettere per più di 10 secondi, probabilmente, non tarderebbe ad arrivare.
Le diete, intese nell'accezione moderna e troppo grossolana del termine, falliscono per vari motivi. Fallisce nel tentativo perchè squilibrata, troppo privativa, ripetitiva, monotona, insipida, noiosa e, soprattutto, perchè NON CI HA INSEGNATO NULLA!
Una dieta, infatti, funziona quando: è varia, equilibrata ed appagante; "non ci fa sentire a dieta"; non ci fa sentire fame; non ci predispone allo sgarro; quando si trova il giusto connubio tra gusto e salute. Insomma, una dieta funziona solo quando ci lascia della SANE ABITUDINI per un CORRETTO STILE DI VITA, e qui, manco a dirlo, si rimanda al significato antico del termine!
E' ora comprensibile perchè è bene stare alla larga da quei modelli dietetici "monoalimento" o a "scadenza" e tanto modaioli (che prevedono regimi, spesso assurdi, relativi a qualche giorno o settimana) che, anche se, apparentemente, forniscono qualche risultato, si rivelano poi dei veri e propri "boumerang" per il nostro organismo. Resta, perciò, saldo il consiglio per tutti quelli che decidono di cominciare a prendersi cura del proprio corpo, partendo dall'alimentazione, di affidarsi sempre alla guida di personale esperto, competente ed opportunamente qualificato e riconosciuto dagli enti istituzionali, perchè infondo, "l'atto d'amore più grande che si possa compiere nei confronti di se stessi è prendersi cura della propria persona".
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