mercoledì 10 luglio 2013

S.O.S FRUTTA&VERDURA

Capita spesso che genitori in stato ansioso si presentino al mio studio dicendomi : “Dottoressa, ci aiuti, nostro/a figlio/a non mangia la frutta! Cosa dobbiamo fare?” e attendono da me una risposta che abbia una sorta di “validazione scientifica”. La mia risposta è sempre una ed una sola domanda: “signore/a, lei mangia abitualmente la frutta?” e 7 volte su 10 la risposta è “No” o, al massimo, “raramente”. Lo stesso iter si ripete per le verdure.

Ora, partendo dal presupposto che i bambini dai 6 mesi in su vivono imitando le azioni degli adulti a loro più prossimi (mamma e papà), ricordando che le facoltà cognitive si sviluppano di pari passo al loro scoprire il mondo che li circonda, risulta abbastanza ovvio che, il bimbo apprenda dai genitori anche le abitudini alimentari, giuste o sbagliate che siano. Mettiamoci nei panni dei nostri piccoli pazienti, proviamo a leggere il loro pensiero davanti al cucchiaino pieno: “mamma/papà mi sta dando una cosa che neanche lei/lui mangia, ma perché se lei/lui non la mangia dovrei farlo io?”, insomma, la questione del “mangia che fa bene” in quel caso per il bambino pensante è davvero poco credibile. Dunque il primo passo da compiere è impostare delle corrette abitudini alimentari nei genitori, prima di dare la frutta o la verdura ad i vostri figli mangiatela voi e mangiatela insieme a loro.

Molto spesso poi ai bimbi viene rifilato l’alimento in vasetto, omogeneizzato di frutta e/o verdura,  comodo per carità, ma da usare con parsimonia e solo quando si è fuori casa e non si ha possibilità di poter dedicare al pasto troppo tempo ed attenzione, altrimenti sarebbe molto più corretto usare la grattugia per la frutta ed il frullatore per le verdure, in modo che, il bambino possa associare il frutto o la verdura che si sta preparando (grattugiata e/o frullata) a ciò che troverà, nel piatto. Quando poi il piccolo di casa avrà i dentini gli si dia la soddisfazione usare la propria dentizione per  consumare i cibi (almeno quelli più morbidi e facilmente masticabili, come frutta e verdura) tagliandoli in pezzetti, via via più grandi e non abbiate paura di lasciarli giocare un po’ con il cibo (nei limiti della decenza, ovviamente) e ricordatevi che quello è il loro modo di conoscere il mondo, di scoprire nuove sensazioni e di imparare nuove cose. Questo perché i bimbi nei loro primi 3 anni di vita (e forse anche più in là) vedono tutto come un gioco in cui trovare stimolo, meraviglia e soddisfazione e, se non trovano divertimento in ciò che hanno a portata di mano o di piatto desistono dal compiere un’azione.

Impostare una corretta alimentazione sin dal primo anno di vita è il presupposto cardine per ritrovare un adulto che abbia sane abitudini alimentari.

BUON APPETITO!!!!